Creativo non è un lavoro così facile. La reputazione di questo mestiere risente nella sua apparente semplicità. Tutti credono di poterlo fare. […] Se portiamo avanti il nostro paragone con il giornalista del “Figaro” il lavoro del creativo è un po’ come se il suo articolo venisse corretto dal redattore, poi dal caporedattore, poi dal direttore responsabile, poi riletto e modificato da tutte le persone menzionate nel suo testo, poi presentato in pubblico davanti a un campione rappresentativo di lettori del giornale, prima di essere nuovamente modificato, il tutto con 90 probabilità su 100 di non essere alla fine pubblicato.
(Frederic Beigbeder)
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