Essere miti

1 Mar

Vorrei capire bene che cosa si intende con “mitezza”.
La parola è troppo grande per farne un uso ambiguo o sommario.
Mi spiego, la parola è alta.
Ma oggi per me è una parola conflittuale, e in fondo lo è anche nel Vangelo.
La mitezza mi pare del tutto estranea al mondo che ho di fronte.
Il simbolo incarnato di questo mondo
è la violenza.
E l’ideologia di questo mondo: è la forza, l’osanna per chi vince.
Essere “miti” significa essere in discordia profonda con questo mondo e dunque domanda una radicalità, non un contemperamento e una moderazione.
Non una “normalità”, ma un sentirsi acutamente anormali rispetto a questo ordine così violento e selvaggio, in cui impera la supremazia onnivora del profitto.

(Pietro Ingrao)

3 Risposte a “Essere miti”

  1. cdgiei 1 marzo 2017 a 11:10 #

    Che passaggio portentoso

  2. intempestivoviandante 1 marzo 2017 a 11:13 #

    La mitezza è un concetto che mi è molto caro
    Un saluto
    Alexandra

  3. intempestivoviandante 1 marzo 2017 a 11:14 #

    L’ha ribloggato su intempestivoviandante's Bloge ha commentato:
    La mitezza come la intendo io, descritta come meglio non credo che si potrebbe

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