Cercherò di emozionarmi solo all’ultimo momento e fino a oggi pomeriggio sono riuscito a non sentire la pressione, ma adesso ci siamo.
Domani pomeriggio (Perugia, Teatro Pavone, Festival Internazionale del Giornalismo, ore 18.30) modererò un confronto tra Beppe Severgnini, Vittorio Zucconi e Maria Laura Rodotà sul rapporto tra i giornalisti e i loro lettori più fedeli ai tempi di Internet.
Ho raccolto un po’ di stimoli parlando con i miei compagni di viaggio e su Internet.
Ora voglio provare a mettere nero su bianco le cinque questioni che voglio approfondire, nella speranza di ascoltare il vostro parere. Ho scelto questioni che potessero essere oggetto di una risposta da parte sia dei protagonisti del dibattito che del pubblico. E domani, infatti, chiederò di rispondere non solo agli ospiti ma anche agli spettatori in Teatro e a tutti quelli che seguiranno l’evento sui social media, perché la bellezza del dibattito sta proprio nelle nuove forme di interazione possibili tra giornalisti e lettori.
Ecco le domande:
1. Com’è cambiata la vostra giornata-tipo di lavoro con la diffusione dei social media e delle forme di comunicazione dialogica?
2. Come definireste i vostri lettori più affezionati? La parola ‘lettori’ spiega sempre bene la relazione tra voi e loro?
3. Avete mai cambiato o addirittura rovesciato un vostro articolo dopo il commento di un vostro lettore?
4. Dan Gillmor, un giornalista americano, ha scritto in un suo libro: “Spesso i lettori ne sanno più di me”. Siete d’accordo e se sì, questo vi aiuta o vi mette in difficoltà?
5. La gestione dei rapporti con i lettori e la community può essere considerato un vero e proprio lavoro o un vantaggio competitivo per un giornalista?