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Tutti credono di poterlo fare

3 Nov

Creativo non è un lavoro così facile. La reputazione di questo mestiere risente nella sua apparente semplicità. Tutti credono di poterlo fare. […] Se portiamo avanti il nostro paragone con il giornalista del “Figaro” il lavoro del creativo è un po’ come se il suo articolo venisse corretto dal redattore, poi dal caporedattore, poi dal direttore responsabile, poi riletto e modificato da tutte le persone menzionate nel suo testo, poi presentato in pubblico davanti a un campione rappresentativo di lettori del giornale, prima di essere nuovamente modificato, il tutto con 90 probabilità su 100 di non essere alla fine pubblicato.

(Frederic Beigbeder)

La leggerezza mi è interdetta

2 Giu

Per molto tempo ho voluto essere italiano. Volevo portare dei vestiti fatti come si deve e camminare a braccetto con gli amici sul marciapiede all’ombra. In realtà volevo essere romano e avere anch’io questo rapporto elastico con il tempo che passa, sentirmi proprietario di qualche antica rovina, “di vecchi palazzi, di vecchi archi e di vecchie mura”, per il semplice motivo che fanno parte del mio paesaggio. Poter andare a zigzag con la vespa sul ponte Flaminio come Nanni Moretti. Aspettare un autobus che non arriva senza arrabbiarmi con tutto e con tutti. Fare la coda alla posta leggendo il giornale, senza cercare di capire perché il numero che ho preso al distributore non arriva mai. Prenotare per tre al ristorante e arrivare in sei, trovare posto e anche il sorriso del proprietario. Avere quell’ironia, quell’umorismo, talvolta quella grazia che permettono di vivere sull’orlo del baratro senza mai caderci dentro. Lasciarsi trasportare dagli eventi. Ma per mia sventura sono nato in Saone-et-Loire, sono nipote di contadini e sotto le mie scarpe porto ancora tanta terra grassa. Una terra che pesa. La leggerezza mi è interdetta.

(Philippe Ridet)

Giudicare un giornale

6 Mag

Ciascuno di noi tende a giudicare un giornale da come tratta quella parte delle notizie in cui si sente personalmente coinvolto.

(Walter Lippmann)

Sì, ma…

14 Gen

In questi anni ci siamo sentiti un po’ soli nel tentativo di respingere a colpi di matita gli insulti e le sottigliezze pseudo-intellettuali scagliate contro di noi e contro i nostri amici che difendevano la laicità: islamofobi, cristianofobi, provocatori, irresponsabili, attizzatori di fiamme, ve-la-siete-cercata… Sì, condanniamo il terrorismo, ma. Sì, minacciare i vignettisti di morte non va bene, ma. Sì, dare fuoco a un giornale è brutto, ma. Ne abbiamo sentite di tutti i colori. Spesso abbiamo cercato di riderci su, visto che è la cosa che ci riesce meglio. Adesso però ci piacerebbe molto ridere di altro. Perché stanno già ricominciando.

(Gerard Biard, Charlie Hebdo)

Tifo, potere e nausea

19 Nov

Ringrazio tutti coloro che non amo
perché non mi fanno venire il mal di testa
non mi fanno scrivere lunghe lettere
non agitano i miei sogni
non li attendo in ansia
non leggo i loro oroscopi sul giornale
non compongo il loro numero di telefono
non li penso.
Li ringrazio molto perchè non mi mettono in subbuglio la vita.

 

(Dunya Mikhail)

La rassegna stampa di oggi #2

2 Ago

Un giornale il giorno dopo è buono solo per incartare il pesce.

 

(Luigi Pintor)

Il Giornale di oggi

27 Gen

Non è un perfetto idiota solo perché nessuno è perfetto.

 

(Groucho Marx)

Servizi pubblici

6 Nov

Considero il giornale un servizio pubblico come i trasporti pubblici e l’acquedotto. Non manderò nelle vostre case acqua inquinata.

 

(Enzo Biagi)

#Blogfest – giornalismi

1 Ott

Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a sé stessa.

 

(Arthur Miller)

L’Ecomunist recensito da un giornalista libero

10 Giu

L’Economist è un ex-autorevole settimanale economico ora in balia delle lobby della sinistra europea.

 

(Alessandro Sallusti)