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Quindi

I greci ci hanno dato la logica. È Aristotele che ha inventato il grande “quindi” (il principio di casualità aristotelico), come in “non ti amo più, quindi…” o “ti ho trovata a letto con un altro, quindi…”. Usiamo questa parola milioni di volte, per prendere le decisioni più importanti. Dovremmo iniziare a pagarla. Ogni volta che Angela Merkel dice ai greci “Noi vi abbiamo prestato un sacco di soldi, quindi ci dovete pagare, dovrà pagar loro i diritti d’autore”

(Jean Luc Godard)

Su di ball

Sèmm pagà per cuntav su di ball.

(Giovanni Trapattoni)

Speranza a buon mercato

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

(Gianni Rodari)

Disco inferno

La maggioranza dei ricchi preferirebbe cospargersi le parti intime con liquido infiammabile, accendere un fiammifero, e danzare intorno cantando “Disco Inferno” piuttosto di pagare un centesimo in più di tasse.

(Stephen King)

La riforma del lavoro di Roosevelt

Nessuna impresa che dipenda, per il suo successo, dal pagare i suoi lavoratori meno di quanto serva loro per vivere ha diritto di sopravvivere in questo Paese.

(Franklin Delano Roosevelt)

Un piccolo passo in avanti

Ho sempre voluto fare il giornalista, avrei pagato per farlo. Meno male che i miei editori non se ne sono mai accorti.

(Enzo Biagi)

I disimpegnati

Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

(Giovanni Falcone)

L’Italia sotto ricatto

Mi pagano per parlare e mi pagano per tacere, così sono diventata ricca.

(Karima el Mahroug, in arte Ruby)

Ascari

C’è gente che pagherebbe per vendersi.

(Victor Hugo)

Testi pensanti

Quindi

Su di ball

Sèmm pagà per cuntav su di ball.

Speranza a buon mercato

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

Disco inferno

La maggioranza dei ricchi preferirebbe cospargersi le parti intime con liquido infiammabile, accendere un fiammifero, e danzare intorno cantando “Disco Inferno” piuttosto di pagare un centesimo in più di tasse.

La riforma del lavoro di Roosevelt

Nessuna impresa che dipenda, per il suo successo, dal pagare i suoi lavoratori meno di quanto serva loro per vivere ha diritto di sopravvivere in questo Paese.

Un piccolo passo in avanti

Ho sempre voluto fare il giornalista, avrei pagato per farlo. Meno male che i miei editori non se ne sono mai accorti.

I disimpegnati

Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

L’Italia sotto ricatto

Mi pagano per parlare e mi pagano per tacere, così sono diventata ricca.

Ascari

C’è gente che pagherebbe per vendersi.

Sèmm pagà per cuntav su di ball.

Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. “Speranza a buon mercato!” Per un soldo ne darei ad un solo cliente quanto basta per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza fargliela pagare.

La maggioranza dei ricchi preferirebbe cospargersi le parti intime con liquido infiammabile, accendere un fiammifero, e danzare intorno cantando “Disco Inferno” piuttosto di pagare un centesimo in più di tasse.

Nessuna impresa che dipenda, per il suo successo, dal pagare i suoi lavoratori meno di quanto serva loro per vivere ha diritto di sopravvivere in questo Paese.

Ho sempre voluto fare il giornalista, avrei pagato per farlo. Meno male che i miei editori non se ne sono mai accorti.

Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

Mi pagano per parlare e mi pagano per tacere, così sono diventata ricca.

C’è gente che pagherebbe per vendersi.

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.