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Fela Kuti

12 Feb

Se a me avessero detto: “Adesso nel suo hotel portiamo diciotto ventenni negre”, e se io fossi un settantenne bavoso proprietario di un bar-ostello triste con gli infissi zincati di un paesino del cazzo sulla riva del Po, pieno di malaria nebbia e zanzare, dove tutti fanno i vongolari o i camionisti, dove il parroco ha le carie e il fiato che sa di baule, e l’unico passatempo è mettere i raudi nel culo dei cani randagi, io avrei detto: “diciotto negre? solo diciotto?”, avrei montato uno spettacolo pirotecnico, avrei chiamato la banda, mi sarei messo il profumo sul pube e il vestito buono, avrei messo James Brown o Fela Kuti sul giradischi, poi avrei chiamato tutto il paese per ringraziare la Madonna. Però io purtroppo non sono un testa di cazzo razzista, vecchio e idiota.

(Andrea Casadio)

Al terzo morso di lingua

27 Mag

In un’epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto della cosa che stava per dire, la dice; se no sta zitto. Di fatto, passa settimane e mesi interi in silenzio.

(Italo Calvino)

Ci vuole più coraggio a essere brutti

27 Gen

Abbiamo tutti il diritto a una certa ora
di sentirci bene un’altra persona
se il pensiero dura più di pochi minuti
abbandona il tuo paese di sconosciuti
impara un’altra lingua apri le danze
non sei così male per uno che ha perso le speranze
ma controlla i tuoi fantasmi da tutte le parti
perchè per lo meno non feriscano anche altri
la goccia quando cade in bocca fa un rumore
pieno che ti disseta e però lei muore
nell’oscurità medicina per la timidezza
meglio del vino, meglio di una pastiglia e mezza
questo malessere divino cosa mai può essere
puzzle di seconda mano mancano le tessere
ci vuole più coraggio ad essere brutti
a essere belli e bravi siamo bravi tutti.

(Dargen D’Amico)

Giorgio Mastrota

19 Gen

Viviamo in un Paese in cui Giorgio Mastrota dice da dieci anni che l’offerta è valida solo per oggi.

(anonimo)

Il libro è la strada

14 Mar

Certo che guardo la televisione e per qualche amico questa è una colpa.
La guardo, come insegnava Pasolini, per avere un’idea del limite di sopportazione e come specchio dei tempi. Non perché venga raccontato cosa succede nel paese, anzi il più delle volte succede poi quello che viene raccontato secondo indicazioni e nelle peggio delle ipotesi viene surrogata la realtà.
La guardo come si guarda un film dopo aver letto un libro, e molto raramente il film è meglio del libro.
In questo il libro è la strada, la gente che incontri, gli occhi pieni di follia e disperazione, le pagine della sopravvivenza quotidiana. Chi si maschera dietro questa realtà, diventando protagonista del film, io li voglio vedere in faccia, questi depositari di verità e dispensatori di riflessioni pieni di lacrime firmate e ben retribuite.
Ecco perché guardo la televisione, non per conoscere il nemico ma per riconoscere chi si spaccia per amico.
Non siamo nati ieri caro amico mio, ma possiamo rinascere ogni giorno.

(Vincenzo Costantino)

Il geometra

11 Ott

In ogni paese c’è una orrenda casa moderna. L’ha progettata un geometra, figlio del sindaco.

(Dino Risi)

Viziati

17 Apr

I tg italiani sono viziati da una prerogativa unica: parlano pochissimo della vita del Paese e moltissimo della vita dei partiti.

(Corrado Augias)

Se ti diverti

2 Nov

C’è una cosa che questo Paese non perdona: il successo. Soprattutto quando è legato al merito. Se poi fai capire che lavorando ti diverti pure, sei spacciato.

(Marco Pratellesi)

La viggilia con due gì

24 Dic

In fondo è bello però, il mio Paese, e io ci sto.

(Rino Gaetano)

I politici degli ultimi venti anni devono andare tutti a casa

3 Ott

Non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare.

 

(Silvio Berlusconi, 1994)