Tag Archives: paura

Un passo di danza

29 Mag

Dobbiamo fare: dell’interruzione un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno, un incontro.

(Fernando Sabino)

È inutile agitarsi troppo

4 Mag

“Come convivere con la paura dei missili di Kim Jong-Un?”

“Siamo buddisti e fatalisti, se non si può fare niente di concreto è inutile agitarsi troppo”

(Yoshiharu Fukuyara)

Se ne stava nascosto

27 Set

Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.

(Alessandro Manzoni)

Sono una femminista

4 Ago

Sono una femminista, dunque, ma non temete: non c’è nulla di cui avere paura. Si tratta semplicemente di riconoscere un dato di fatto, ossia che gli uomini e le donne ancora oggi non godono di pari diritti e opportunità. Definendomi femminista dichiaro semplicemente di avere coscienza di questa differenza strutturale e di volermi impegnare perché le cose migliorino. Tutto qua.

(Erika Lust)

E volarono

14 Mag

“Avvicinatevi all’orlo”, disse.
“Non possiamo, abbiamo paura.”
“Avvicinatevi all’orlo.”
“Non possiamo, cadremo giù.”
“Avvicinatevi all’orlo.”
Si avvicinarono…lui li spinse.
E volarono.

(Guillaume Apollinaire)

L’arcitaliano

8 Mag

L’arcitaliano non ha paura della legge di natura
anzi talvolta, egli corregge
la natura della legge.

(Curzio Malaparte)

Orrendi palazzi

5 Mar

Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la paura, l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi ci si abitua, ogni cosa pare che debba essere così da sempre e per sempre.

(Peppino Impastato)

Tutti preferiamo la parte dei critici

12 Gen

Tutti preferiamo la parte dei critici, dei giudici severi, dei risentiti. Ma se non si vuole smarrire il senso delle proporzioni, insieme al contro occorre vedere anche il pro, senza paura.

(Cesare Mannucci)

Chi ha paura del conflitto

4 Gen

Chi ha paura del conflitto, ha paura di se stesso.

(Mariagiovanna Turturo)

Di una difficoltà inimmaginabile

31 Lug

Il cosiddetto «mondo reale» degli uomini, del denaro e del potere vi accompagna con quel suo piacevole ronzio alimentato dalla paura, dal disprezzo, dalla frustrazione, dalla brama e dalla venerazione dell’io. La cultura odierna ha imbrigliato queste forze in modi che hanno prodotto ricchezza, comodità e libertà personale a iosa. La libertà di essere tutti sovrani dei nostri minuscoli regni formato cranio, soli al centro di tutto il creato. Una libertà non priva di aspetti positivi. Ciò non toglie che esistano svariati generi di libertà, e il genere più prezioso è spesso taciuto nel grande mondo esterno fatto di vittorie, conquiste e ostentazione. Il genere di libertà davvero importante richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli atri e di sacrificarsi costantemente per loro, in una miriade di piccoli modi che non hanno niente a che vedere col sesso, ogni santo giorno. Questa è la vera libertà. Questo è imparare a pensare. L’alternativa è l’inconsapevolezza, la modalità predefinita, la corsa sfrenata al successo: essere continuamente divorati dalla sensazione di aver avuto e perso qualcosa di infinito.
So che questa roba forse non vi sembrerà divertente, leggera o altamente ispirata come invece dovrebbe essere nella sostanza un discorso per il conferimento delle lauree. Per come la vedo io è la verità sfrondata da un mucchio di cazzate retoriche. Ovvio che potete prenderla come vi pare. Ma vi pregherei di non liquidarlo come uno di quei sermoni che la dottoressa Laura impartisce agitando il dito. Qui la morale, la religione, il dogma o le grandi domande non c’entrano. La Verità con la V maiuscola riguarda la vita prima della morte. Riguarda il fatto di toccare i trenta, magari i cinquanta, senza il desiderio di spararvi un colpo in testa. Riguarda il valore vero della vera cultura, dove voti e titoli di studio non c’entrano, c’entra solo la consapevolezza pura e semplice: la consapevolezza di ciò che è così reale e essenziale, così nascosto in bella vista sotto gli occhi di tutti da costringerci a ricordare di continuo a noi stessi: «Questa è l’acqua. Questa è l’acqua; dietro questi eschimesi c’è molto più di quello che sembra». Farlo, vivere in modo consapevole, adulto, giorno dopo giorno, è di una difficoltà inimmaginabile. E questo dimostra la verità di un altro cliché: la vostra cultura è realmente il lavoro di una vita, e comincia… adesso. Augurarvi buona fortuna sarebbe troppo poco.

(David Foster Wallace)